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Intervista a Leonardo da Vinci



UN’INTERVISTA A LEONARDO DA VINCI


 Leonardo Da Vinci. Un uomo che ha personificato il genio rinascimentale, che ha rivoluzionato sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza. 
Un uomo dal cui lascito non si smette mai d’imparare, che costituisce ancora oggi un tesoro inesauribile, pur essendo trascorsi piĂą di 500 anni dalla sua morte. 
Un uomo che ha superato ampiamente i limiti della sua contemporaneitĂ , divenendo un maestro per le generazioni future. 
Ma chi era davvero Leonardo Da Vinci, quell’uomo geniale che fu artista, scienziato, ingegnere, pittore, musicista, architetto e scultore al tempo stesso? 
Si potrebbe rispondere esaustivamente a questa domanda soltanto se fosse possibile parlare direttamente con lui. 
Quindi, azioniamo la macchina del tempo e teletrasportiamo dal XV secolo Leonardo Da Vinci in persona per discutere con lui delle cose piĂą degne di nota e interessanti della sua vita. 
“La sua carriera è iniziata nella bottega del Verrocchio, come quella di molti artisti, ma come mai un ragazzo del piccolo di Anchiano da Vinci a deciso di andare a Firenze per diventare un’artista?” In realtĂ  non è stata una mia idea, ma di mio padre Piero che notò il mio talento artistico e pensò che gli avrebbe potuto far guadagnare denaro.
 Mi ricordo bene che, quando ero ancora un ragazzino, mi disse di decorare una rotella, datagli da un suo cliente. 
Dopo alcuni giorni mostrai a mio padre il mio lavoro, lui comprese il valore di quella rotella e decise di non restituirla al suo cliente, ma di rivenderla per un prezzo molto piĂą alto. 
In seguito decise che dovevo sviluppare quel talento e, dato che non avrei mai potuto ereditare il suo studio notarile a causa della mia condizione di figlio illegittimo, mi presentò ad un suo caro amico Andrea Del Verrocchio e diventai uno dei suoi apprendisti. 
“Cosa ne pensa di una delle sue opere piĂą famose e misteriose al mondo, studiata, ammirata e anche patrimonio dell’Unesco, ovvero il Cenacolo?” 
Sono molto affezionato a questa opera che si trova a Milano in Santa Maria delle Grazie e ci tenevo che fosse all’altezza di una chiesa così meravigliosa. 
Ho costruito la scena usando la prospettiva ed ho rappresentato un evento estremamente drammatico del vangelo di Giovanni. 
L’attimo in cui cristo, seduto al centro e circondato dagli apostoli, rivela il tradimento di Giuda. E’ un momento molto intenso, rappresentato da un tumulto di espressioni, chi gesticola chi si alza, chi si avvicina; un fermento di gesti e sguardi, stupore e meraviglia, sgomento e confusione ruotano attorno a GesĂą. 
Non ho voluto rappresentare un evento che riguardasse la fede, ma un atto umano: il tradimento di un amico.
 “Rispetto ad altri artisti come Botticelli, del quale possediamo pochi disegni, di lei ne possediamo una grande quantitĂ , perchĂ©?” 
I miei disegni hanno valore di opera d’arte ma sono anche strumento d’indagine scientifica della realtĂ , infatti io non mi sono limitato a guardare il mondo naturale, ma ho tentato di documentarlo attraverso rappresentazioni grafiche, modelli ed illustrazioni creando un linguaggio visivo ed artistico assolutamente nuovo. 
Ho studiato e disegnato cavalli, piante, volti, ma soprattutto il corpo umano. Sono sempre stato molto interessato nello studio dell’anatomia, ho lavorato infatti a lungo sui cadaveri. 
Sono convinto che conoscere esattamente come è fatto il corpo umano sia necessario nella scultura e nell’arte in generale. Per questo motivo nelle mie opere era fondamentale l’osservazione dell’uomo e ella natura. 
“Che consiglio potrebbe dare alle nuove generazioni per riuscire al meglio in quello che fanno, partendo proprio dal suo esempio” Chiunque voglia eccellere non deve mai avere paura di osare e di rischiare.
 Seguite sempre le vostre passioni, la vostra curiositĂ , pur andando contro l’opinione comune. Siate instancabili, irrequieti, esaltati dall’idea di mettersi alla prova in tantissimi campi diversi. Non abbiate mai paura di superare i vostri limiti. 
                                                                                                                                                                                     Giulia De Luca

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