INGRES: UN' IMPERFEZIONE PERFETTA




INGRES: UN' IMPERFEZIONE PERFETTA

8 marzo 2022, festa della donna, e quale artista se non il “ribelle” della fine del neoclassicismo e l'inizio del romanticismo, Jean-Auguste-Dominique Ingres, il famoso ritrattista femminile, analizzeremo oggi.

Vediamo ora il motivo per cui abbiamo scelto questo artista proprio in questo giorno. Partiamo da una sua opera : “la bagnante di Valpinçon” (1808) si tratta di una donna seduta, proprio sul punto di calarsi nella vasca, vista di spalle. Questa sua immobilità del corpo sembra essere quella di una statua, il nostro occhio passerà dalle sue spalle, seguirà la sua schiena ed arriverà fino ai piedi. Questa sinuosità è caratteristca dell' artista, infatti, non segue i canoni classici, precisi e rigorosi, ,a anzi trasforma il corpo ampio della donna in uno schermo di luce che illumina l' intera stanza.

Un altro quadro fondamentale è “la grande odalisca” (1814), la donna è stesa e curvilinea. Rispetto ai soliti canoni, rappresenta un vero cambiamento, anche nel suo solo sguardo sicuro di sé: la donna non è più sottomessa, ma è in grado di dominare il proprio corpo.

Come vediamo nei due quadri sono pieni di dettagli nei tessuti e nei gioielli che circondano le donne rendendo l'ambiente molto sofisticato; infatti, da tali caratteristiche notiamo inoltre il suo interesse verso la moda femminile.

Nei suoi ritratti la pittura è priva di volume, la stesura del colore è debole e non segue le regole accademiche del tempo e per questo viene accusato, ma lui continuerà imperterrito nelle sue opere.

Sembra quasi che questi ritratti siano tutti uguali, che sia sempre ritratta la stessa donna con lo sguardo rivolto verso destra e con un accenno di sorriso?

Ingres chiarisce subito che la risposta è si, esse si assomigliano ma ognuna di loro, ma ognuna di loro ha un carattere diverso e questo si vede nelle piccole imperfezioni che le distinguono.

Quindi perchè se vuole esaltare la bellezza non la dipinge?

Ingres ci risponde così : “ l' arte non deve solo essere bellezza, ma bensì deve insegnarla”, non è l'oggetto in sé che conta, ma la sua vera forma ed essenza. Quindi si rifiuta di creare un canone di bellezza verso le donne, ma egli le sostiene apprezzando le loro imperfezioni.

Questo è il motivo della nostra scelta, chi meglio di lui apprezza le donne nelle loro unicità, facendole risplendere nelle loro stesse imperfezioni che per Ingres sono , invece, perfezioni da far vedere con orgoglio. Il suo ideale è un vero insegnamento utile tutt'ora alla nostra generazione, dove insicurezze e canoni di perfezione sono pane quotidiano. Possiamo chiamare Ingres per farcelo insegnare, ma visto che non è possibile, basta guardare un suo dipinto per capire dove sta veramente la bellezza.

Questo articolo è dedicato all' unicità della bellezza di tutti in questo giorno di marzo, soprattutto alle donne.

Ci vediamo al prossimo articolo con il prossimo artista

Ciao a tutti!

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Pierli Michelle

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