Futurismo


 A Padova, al Palazzo Zabarella, il 1o Ottobre è stata inaugurata una mostra dedicata al futurismo, precisamente al futurismo degli anni 10-15 del secolo scorso, che terminerà il 26 Febbraio. 

 

Però prima di approfondire le opere esposte ritengo doverosa un introduzione al futurismo per permettere a chiunque decida di andare a vedere la mostra di capire meglio quello che è il movimento del futurismo e il contesto in cui si sviluppa. Se volessimo scegliere una data per individuare la nascita del futurismo questa sarebbe il 20 Febbraio 1909, data in cui Marinetti riesce a far pubblicare sul quotidiano francese “Le Figaro"  il Manifesto Futurista. Questo documento contiene 11 articoli nei quali vengono espressi i principi futuristi: il futurismo è movimento e innovazione. Infatti nel manifesto si esprimeva la necessità di rappresentare la superiorità dell'uomo sul ignoto,la lotta aggressiva e rivoluzionaria, la velocità che sveglia dal torpore e il progresso inarrestabile; allo stesso tempo nel manifesto si esalta la guerra, definita “unica igiene del mondo”, il nazionalismo e la misoginia rifiutando categoricamente il passato visto come limite da superare e da distruggere. Da citare è anche il Manifesto Tecnico della Pittura Futurista pubblicato a Milano nel 1910 e firmato da Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo. Nel manifesto si esprime la volontà degli artisti futuristi di abbandonare i canoni dell’accademia e del buon gusto per sperimentare al meglio il movimento e la ribellione che incontravano meglio le esigenze della loro epoca, esprimendo anche la loro volontà di abbandonare l’imitazione in ogni sua forma, soprattutto quella del passato. Le opere futuriste infatti sono dinamiche e confusionarie (Dinamismo Plastico), sovrappongono più immagini per creare la sensazione di movimento, non hanno prospettive canoniche per permettere a più punti di vista di sovrapporsi e prediligono l’utilizzo di colori non convenzionali al epoca. 

 

Conclusa l’introduzione storica possiamo concentrarci sulla mostra, che tratta “in termini critici ed esaustivi”, come dichiarato dagli stessi organizzatori, il futurismo delle origini per, sempre a loro dire, far meglio capire i presupposti culturali, le radici e i temi che hanno fatto nascere ed espandere il movimento futurista. La mostra presenta più di 100 opere che vanno dal 1910, data fondamentale per i motivi già esposti, al 1915, data dell’entrata in guerra dell'italia nella Prima Guerra Mondiale; mentre esposte nella galleria troviamo opere di Boccioni, Carrà, Russolo, Sant’Elia e Balla.  

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