L’anonimato di Banksy


         


                             
    

L’anonimato di Banksy Come è noto Banksy è un artista, writer e attivista inglese, considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art. Ma chi si cela davvero dietro allo pseudonimo di questo grande artista? Sono tre le ipotesi più accreditate. La prima è quella che identifica Banksy in Mr Brainwash, pseudonimo dell’artista e writer francese Thierry Guetta. Nel 2008 Thierry aveva deciso di immortalare con la telecamera tutti i più famosi street artist del momento: il suo obiettivo era di realizzare un film documentario che raccontasse al mondo cosa fosse la Street Art e perché si dovesse investire in essa. Il progetto di trovò il consenso di Banksy che venne così ripreso mentre realizzava le sue opere. Durante quelle stesse riprese però Mr Brainwash inizia a realizzare alcune opere che lo portano ad essere uno dei più apprezzati street artist. La cosa sorprendente è che sembra esserci stato un rovesciamento di ruoli, perché a finire dietro la cinepresa è Banksy, che diresse il film “Exit through the gift shop” e porta la biografia di Thierry Guetta al Sundance Film Festival nel 2010. La domanda rimane“Perché Banksy ha scelto proprio Mr Brainwash?” Non lo sappiamo, sicuramente tra i due artisti rimane un legame indissolubile. La seconda ipotesi è quella del giornalista britannico Craig Williams, che tramite una ricostruzione ha svelato la possibile identità dell’artista: Robert Del Naja, frontman della band di Bristol Massive Attack. Quest’ipotesi è stata accreditata dall’apparizione di molte opere di Banksy nelle località dove il gruppo faceva i propri concerti. La terza teoria è quella del gruppo di studiosi della Queen Mary University di Londra. Nella loro indagine gli studiosi si sono affidati alla tecnica del “profilo geografico criminale”, un metodo che viene solitamente utilizzato per l’individuazione dei serial killer. Esaminando delle località di Londra a Bristol, gli studiosi hanno individuato dei punti chiave frequentati da Robin dove ci sono opere di Banksy. Ma quindi chi è Banksy? Nonostante le varie teorie divergenti, ciò che mette tutti d’accordo è il riconoscimento del grande valore artistico delle sue opere. La sua arte ha come punto chiave l’essenzialità ma come scopo quello di rappresentare temi politici e sociali, tra cui guerra, anti-consumismo anarchia e così via… Una delle caratteristiche del suo operato è quella di essere sempre immersa in questioni di attualità: per esempio la guerra. Rilevante è l’opera CND Soldiers, realizzata nel 2005 con serigrafia su carta, che rappresenta due soldati che invece di sparare disegnano su un muro il simbolo della pace con vernice rossa. L’opera, per volere dello stesso Banksy, è stata messa all’asta e il ricavato è stato andato all’Okhmatdyt Children’s Hospital di Kiev, il più grande ospedale pediatrico ucraino. Ancora una volta, con un atto di solidarietà, l’anonimo artista britannico ha voluto ribadire la supremazia del messaggio che l’arte è in grado di veicolare, la sua capacità di rappresentare i sentimenti della collettività soprattutto nelle situazioni di crisi. Tutto questo, più che un volto, è forse la vera identità di Banksy. 
 
                                                                                                                                           Adanu Orlandini

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