Chi è Marcel Duchamp e cosa ha fatto nella sua vita?
Henri-Robert-Marcel Duchamp è stato un uomo la cui vita è stata caratterizzata da una pluralità di occupazioni; infatti, fu pittore, scultore e scacchista. Nato il 28 Luglio 1887 a Blainville-Crevon, in Francia, da Eugène Duchamp e Lucie Nicolle ebbe sette fratelli, tre dei quali furono artisti di successo: Jaques Villon, Raymond Duchamp-Villon e Suzanne Duchamp-Crotti.
Duchamp trascorse gran parte della sua vita a New York dove conobbe il fotografo e pittore Man Ray, con il quale strinse un’amicizia che durò per tutta la vita. Insieme al pittore Francis Picabia e al fotografo americano Alfred Stieglitz, i due amici si riunivano nella galleria 291 di Stieglitz con uno spirito affine al Dadaismo. Il dada era una corrente artistica che promuoveva un’arte volutamente non sense e non aderente ai canoni e alle convinzioni ideologiche ed estetiche. L’accostamento di Duchamp al dada durò pochi anni e in particolare negli anni del suo esordio, non ebbe modo di aderirvi ufficialmente, ma fece propri alcuni principi dei dadaisti.
Nel 1916 fondò insieme ai mecenati Katherine Dreier e Walter Arensberg la Society of Indipendent Artists, che però lasciò nel 1917, poiché si rifiutarono di esporre la sua opera La Fontana, perché, non considerata opera d’arte.
Duchamp visse a Parigi per gran parte della sua vita, ad eccezione degli anni compresi dal 1918 al 1923, quando si trasferì a Buenos Aires.
A partire dal 1923 la sua attività artistica diminuì progressivamente, fino ad arrestarsi quasi completamente per 10 anni, quando iniziò a praticare il gioco degli scacchi. La sua carriera da scacchista si rivelò molto proficua, arrivando a competere a livelli molto alti, diventando anche il capitano della squadra francese alle Olimpiadi di Scacchi, nelle quali raggiunse come miglior risultato l’ottavo posto. Nel 1942 si stabilì definitivamente a New York e nel 1954 sposò Alexina “Teeny” Sattler Matisse, che gli rimase accanto fino alla morte. Morì il 2 Ottobre 1968 a Neuilly-sur-Seine, sulla sua tomba vi è un epitaffio scritto dall’artista stesso che recita: “D’ailleurs c’est toujours les autres qui meurent” (“D’altronde sono sempre gli altri che muoiono”).
Perché Duchamp viene accostato al concettismo e cosa è questa corrente artistica?
Marcel Duchamp può essere considerato il padre dell’arte concettuale; infatti, grazie a lui si svilupparono i ready made, oggetti comuni decontestualizzati dall’artista in modo da farli diventare opere d’arte, non solo oggetti comuni diventarono ready made, ma anche opere d’arte molto famose diventarono oggetto di interventi da parte dell’artista.
Il valore aggiunto dall’artista agli oggetti utilizzati come ready made è quello della scelta minuziosa dell’oggetto, affinché quello scelto fosse quello che si prestava di più, ad essere proposto come opera d’arte. Il primo ready made conosciuto fu Ruota di Bicicletta.
La Fontana è probabilmente il ready made più famoso realizzato da Marcel Duchamp, realizzata nel 1917 utilizzando un orinatoio firmato con lo pseudonimo di R. Mutt, venne contestata dai contemporanei, che non la accettavano come opera d’arte, tuttavia venne rivalutata negli anni cinquanta quanto l’artista decise di realizzare varie copie dell’opera da mandare a vari musei.
Duchamp non realizzò soltanto rady made partendo da oggetti comuni, ma utilizzò opere d’arte molto famose. È questo l’esempio di L.H.O.O.Q. realizzata nel 1919 che ha come soggetto la Gioconda di Leonardo da Vinci sulla quale l’artista francese ha realizzato dei baffi. Quest’opera è stata interpretata come un manifesto contro il conformismo prendendo di mira uno dei quadri più famosi al mondo. Tuttavia il suo obiettivo non era quello di denigrare l’artista, ma di mettere in evidenza l’ipocrisia di chi apprezza l’arte soltanto quando è considerata bella e meritevole.
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