NICOLA PISANO A SIENA
Oggi in questo viaggio vi accompagnerò alla scoperta
di Nicola Pisano e più precisamente di ciò che ha fatto a Siena, nel Duomo.
Lo conoscete? Ci siete già stati?
Bello eh?
Per essere più specifici di qualcosa che si trova al
suo interno, ovvero il pulpito costruito da Nicola Pisano tra il 1265 e il
1268. Questo pulpito è una tra le opere più importanti del Duecento italiano,
se non la più importante come è ritenuta da numerosi critici.
Questo pulpito per lungo tempo è stato attribuito a
suo figlio Giovanni Pisano, ma recenti studi hanno dimostrato che a farlo è
stato proprio Nicola Pisano.
Insieme a lui nella produzione del pulpito troviamo:
suo figlio Giovanni, Arnolfo di Cambio, Goro e i fratelli Lapo e Donato di
Ricevuto.
Il progetto se osservato bene è simile a quello del pulpito del Battistero di
Pisa: è isolato, è sostenuto da piccole colonne e sul parapetto sono scolpiti
avvenimenti della vita di Gesù: La visitazione e La natività, l’Adorazione dei
Magi, la Crocifissione, la presentazione al Tempio e la fuga verso l’ Egitto,
la Strage degli Innocenti, il Giudizio Universale-gli Eletti e sempre il
Giudizio Universale- i Dannati.
Notate qualcosa di particolare?
Una caratteristica di Nicola pisano è che non fa mai
due sculture uguali, infatti nel pulpito senese prevale il movimento rispetto
alla staticità del pulpito pisano.
Il pulpito ha una forma ottagonale e quindi più simile
a una forma circolare; i pannelli sono accostati con angoli più convessi e
divisi solo da piccole statuette.
Nei singoli pannelli troviamo tante piccole figure per
cui si possono notare brevi zone d’ombra che si alternano con zone di luce,
queste sono: La Madonna Annunciata, San Paolo tra i discepoli Tito e Timoteo,
La Madonna col bambino, i simboli dei 4 Evangelisti, il Cristo giudice e un
Angelo.
Questo aspetto crea un ritmo molto concitato,
sottolineato anche dai gesti più animati e dalle espressioni più accigliate
delle persone raffigurate.
I pannelli sono di marmo e le colonnine di sostegno in
granito africano; esse provengono da alcuni scavi effettuati precedentemente e
furono sostituite nel 1329, durante un restauro.
Il pulpito è sostenuto da leoni stilofori in
movimento, sui cui capitelli poggiano degli archi trilobati, e da una colonna
centrale il cui basamento riporta la scultura delle arti liberali.
Anche la rappresentazione della crocifissione è molto
particolare, infatti viene rappresentato con più movimento: il Cristo
crocifisso infatti è più spostato verso destra come se stesse schiacciando i
sacerdoti ebrei alla sua sinistra, che fuggono verso il basso come se fossero
terrorizzati da quella visione.
Bene ora sapete tutto su questa meraviglia del Duecento,
la quale si trova all’interno del Duomo senese, non vi è venuta voglia di
venirla a vedere dal vivo?
Grazie per la vostra attenzione vi aspetto a Siena.
Matteo Pieruccini
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